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gli amici degli amici


di cavallaTrav
22.05.2013    |    14.990    |    7 9.2
"Entra piano la cappella, mi allarga dolcemente, sento il buco che si schiude si apre , si dilata, lascia passare quella cappella cosi grossa, cosi dura, ..."
La matita disegna l’ultima riga intorno all’occhio, e subito il pennello sparge l’ombretto sulla palpebra , è un operazione delicata ci metto fermezza, e un pizzico di voluttà.
Nel riaprirlo, guardo il lavoro, e scopro un trucco niente male, e un viso da cui traspare evidente una femmina in calore, pronta a essere sacrificata sul talamo del sesso.
Sposto e sistemo la parrucca, quella biondo platino ho scelto per la serata, sarà una serata divertente, l’invito fatto a Marco era esplicito, nulla di soft!, solo del buon sesso e basta.
La sua risposta fu fulminea, “a che ora??” rispose, “alle 21… sai che ho bisogno di tempo per prepararmi..”
Nel ripensare al nostro colloquio, c’era qualcosa che mi tormentava, sì al suo amico, sto Gianni che mi aveva visto al parcheggio e con cui avevo scambiato due battute, ma quel più siamo meglio godiamo, mi aveva lasciata un pò interdetta… poi che due sia meglio che uno, va da se… ma con Marco non sto mai serena, e un porco matricolato , ma ha un cazzo che mi fa godere e sbavare, ma che alle volte va oltre i miei limiti lasciandomi esausta e distrutta…
Non voglio pensare a certi risvolti, e infilo la gonnellina plissè che mi piace tanto, le gambe inguainate nelle autoreggenti scivolano dentro senza il minimo errore, la chiudo e mi guardo allo specchio, una immagine decisamente bella quella allo specchio gambe lunghe e un po muscolose un polpaccio bello sodo, da anni 40, e il resto da pin up, niente male, sistemo la parrucca, che malandrina che mi vedo, decisamente troia…
Il campanello mi arriva alle orecchie con il suo suono squillante, sono qui, ho un languore e un pò di emozione, b’è sono sempre due montoni che mi sbatteranno … mi eccita troppo sapermi preda di due cazzi.
Nel passare dal corridoio, un’ultima sistematina alla gonna e il campanello mi richiama all’ordine,
sicura sul tacco 10 mi avvio alla porta, apro, la sera e buia, ma le persone davanti a me appena illuminate dalla luce della strada sono più di due, si rovesciano in casa salutandomi e baciandomi sulla guancia con un “ciao amore “per i primi e con un “ciao io sono Franco l’amico di Marco” del tutto inaspettato.
“Prego dai “ rispondo, rimango un po’ incerta, sicuro che e una sorpresa ma che sorpresa, un maschio in più, e del tutto sconosciuto, uno sconosciuto che mi sbattera il cazzo in bocca senza complimenti.. mi assale l’eccitazione; cerco di essere affabile, e rivolta a Marco, “ ma potevi avvisarmi.. “ Marco ridendo con la sua risata sorniona.. “ oggi siamo qui per farti godere, e perciò uno in più ci vuole”!!!!! .
“ Uuuuu hh che birichino” gli rispondo e accompagnandoli in salotto li faccio sedere sul divano e sulle poltrone, per essere una buona padrona di casa mi siedo vicino al Franco, per fare conoscenza.
“Su su , non perderti a cianciare, vacci a preparare il caffe … “ dice Marco, aggiunge Gianni, “ un caffe nero bollente”
Detto fatto! Ricevuto…. vado in cucina da brava servetta, preparo il caffè espresso, e un attimo 4 tazzine di buon caffe , servite su un vassoio.
Tenendo il vassoio con due mani ritorno in salotto, e quello che vedo mi lascia di stucco, si sono denudati tutti e tre, e seduti comodamente sul divano e sulla poltrona si trastullano i loro gingilli…
“aaaaaaaaaaaaaaahhhh …. Vi siete messi comodi,” esclamo piegandomi a 90° per porgere il vassoio…. “ora il caffè” dico con voce roca dall’eccitazione… prima di prendere la tazzina le mani indugiano sulle mie gambe salendo e frugandomi sotto la gonna .
Sentire le mani che mi frugano mi eccita da impazzire, il mio cazzo ha un sussulto, poso il vassoio sul tavolo e mi siedo a bere il caffe in mezzo allo sconosciuto e a Gianni cosi scruto i loro cazzi , che mezzi mosci riposano in mezzo alle gambe grandi e muscolose.
Non posso che scoprire che i due sono ben forniti, almeno a prima vista, ma non faccio in tempo a vedere altro, che Marco finito il suo caffè, alzandosi dalla poltrona, si e piazzato davanti a me, “dopo il caffè il biscotto” dice prendendomi la testa e tirandola verso il suo cazzo.
Sono con la Tazzina in mano e il cazzo che mi preme sulle labbra, le schiudo e lascio andare il cazzo dentro , fino alla gola, sento che qualcuno mi toglie la tazzina dalle mani, e al posto mi ritrovo un cazzo che comincia a dar segni di vita.
La testa guidata da Marco comincia ad andar su e giù, in un vortice di voluttà che mi pervade faccio del mio meglio per giocare con la lingua, ma il cazzo a voglia di affondare, di arrivare in fondo, di sentirsi tutto al caldo della bocca, il suo andirivieni spande la saliva tutto intorno e cola dalle mie labbra, mi ritiro un po’, e sfilo dalla bocca Marco e mi precipito avida sul cazzo di Gianni che gustandosi , la scena e la mia mano che lo masturbava ha il cazzzo in tiro.
Ingoiarlo e semplice prima gli lecco bene la cappella, rossa e appuntita , sta su un asta niente male spessa e consistente, leggermente, arcuato verso l’ interno, niente male fa il buon pari a quello di Marco, che diversamente ha una cappella larga e scura.
Li impugno tutti e due e a turno me li ingoio, divorandoli con la lingua e sbavando ogni volta che escono, la saliva li rende lucenti e super lubrificati, mi scorrono fino in gola lasciandomi senza fiato, e il porco di Marco non contento di spingere il suo cazzo nella mia gola , mi spinge la testa anche col cazzo di Gianni, e qui che mi capita che con una cappella cosi Gianni mi entra in gola, provocandomi dei coniati che mi fanno sbavare ancora di piu…
“Guarda che vacca” fa Marco a Gianni che ride e si bea della gola profonda che mi riesce, sento il suo pelo dentro il mio naso e il suo ventre che preme sulla mia fronte….
La mano mi tiene forte la testa, mi lascia un attimo, e mi mettono alla pecorina sul pavimento a succhiare i loro Cazzi vogliosi, non chiedo di meglio.. godo quando faccio pompini a cazzi del genere.
Sono talmente presa dai due che sono scordata di Franco, che per essere della festa mi si infila sotto e dopo avermi calato il perizoma, mi sta leccando, il cazzo che eccitato svetta in tutta la sua misura.
La sua lingua scivola sull’asta e mi trastulla le palle che eccitate si sono riempite e sono dure e tutt’uno col mio bel cazzo.
La sua lingua indugia ora sullo spacco del mio culetto , scivola sul forellino lo insaliva, e mi penetra, non ce la faccio a trattenere la mia goduria, mugolo di piacere e i miei mugolii sono inframezzati dal rumore sordo che fanno il cazzi quando raggiungono la mia gola, facendoli morire e risorgere in un rantolo.. appassionato.
“ Senti come gode la tua vacca” fa Gianni a Marco, “hhahahahahaha”Ride Marco, “e questo e nulla, vedrai ora” dice scostandosi e facendosi lasciare il posto da Franco.
Mi apre le chiappe e sputando sul suo cazzo me lo punta direttamente sul forellino… sto sbavando e ho il cazzo in gola di Giannni, mi inarco un poco sentendo la cappella sul mio forellino , che bagnato e lubrificato pulsa di piacere.
Entra piano la cappella, mi allarga dolcemente, sento il buco che si schiude si apre , si dilata, lascia passare quella cappella cosi grossa, cosi dura, ho un sussulto, un brivido mi percorre la schiena e mi muore in gola, la mia lingua frulla sul cazzo di Gianni, le chiappe larghe e un cazzo che mi penetra, sussulto di piacere il mio cazzo freme, e un attimo altri sussulti si susseguono rapidi mi pulsano nelle tempie, l’eccitazione e molta, irresistibile.
Sto ancora tremando che Marco con un colpo di reni mi sprofonda dentro, in un attimo passo dal godimento al dolore, un attimo, e sono impalata, la sue palle si incollano alle mie, e tutto dentro, duro trionfante sul mio intestino, che sente la presenza e mi manda delle sensazioni indescrivibili, piena oramai aperta spanata, inforcata.
Il grido represso mi e rimasto a mezzagola, e il rantolo che esce e più una supplica, “ancora mmmmmhhhhgrrr” e Marco lo sa , sa che il suo e un cazzo che mi fa godere, lo sfila del tutto e lo spinge ancora, “hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhgggg” faccio , e poi i colpi si susseguono veloci inesorabili le mani passano sulle mie spalle e mi tirano verso di lui.
Sono impalata , le chiappe schiaffeggiate il culo riempito fino all’orlo…la bocca piena, godo , dal mio cazzo sgorga uno schizzo di cremina bianca lunghissimo,, e fortissimo , che mi fa cadere sulla pancia, “ Vengoooooo”” “ Non ancora troia, non e il momento di lasciarmi fuori, e un attimo e Marco mi solleva e mi infila la sua stanga nel culo, cosi senza curarsi delle pulsazioni che mi scuotono per il godimento.
Spinge forte, mi spacca il buchetto che si e chiuso un poco, lo forza, lo riapre, con quel cazzo duro come il marmo, lo sento che scivola in fondo, grido forte, “buona troia, buona , che ti riempio” e sbattendo violentemente mi incula selvaggiamente.
“ Tooooooohhh Tooooohhh Toooooohhh “ mi tiene per i fianchi e mi riempie il culo di sborra calda bollente sento lo schizzo dentro il culo, un altro schizzo, mi bagna la schiena e la scarica finale sul buchetto che schiuso ne riceve ancora un po…
“ haaaaaaaaaaaggggg”” rantolo,, sospirando forte, “ maiale, esclamo “ mmmmmmmmmmhhh” faccio tastandomi dietro, ma intanto il mio cazzo ha ripreso la sua durezza, e la mia voglia non cala, “ guarda come mi hai conciata “ faccio con voce roca… “mi hai allagata tutta , guarda come cola “ “ UUUUUUUUUh “ fa Gianni “ magnifica con il buco aperto,” e mi si mette dietro .
“ Ma cosa …” con una spinta mi rimette a quattro zampe, e in men che non si dica mi inforca pure lui, e comincia a pomparmi senza ritegno .
Il suo cazzo grosso e duro mi allarga ancor di più, e il sentirlo grugnire sulla mia schiena mi eccita come una cagna, “haaaaaa stupenda cosi cosi muovi il culo muovi il culo fammi sentire come ti muovi “ e giù una sculacciata, “ hhhhhhhaaaa “ faccio io sbavando a più non posso, persa oramai nel’eccitazione nera..
Mi solleva scopandomi sento il suo cazzo schiantarsi dentro di me le sue palle sono sbattute e torturano le mie, allora lui si alza e mettendosi sopra di me mi sprofonda senza ritegno dentro sento l’intestino in subbuglio, il cazzo mi rimescola le budella,, “ mmmmmmmmmhhhh pianooooo pianoooooo” Prego, essere sbattuta cosi mi fa perdere la testa, godo e fremo senza posa, gli scossoni si susseguono e mi riempiono sino all’inverosimile, il cazzo durissimo oramai mi ha spanato ancora di più.
I colpi oramai sono frenetici, profondi le palle dure rimbalzano sul mio culo divaricato, Gianni sta grondando di sudore e con un colpo di reni fortissimo mi gode nel culo schizzando tutta la sua sborra dentro, senza lasciare uscire una goccia, del prezioso liquido.
Esauriti gli schizzi lo sfila e venendo davanti a me mi lascia pulire golosa il suo umore legato al mio, nel farlo mi sono girata di fianco, e leccando le palle sento che Franco mi si e coricato vicino, sono esausta, comincio ad essere stanca e il culo comincia a farsi sentire.
Ma, oramai infoiata, lascio che Franco mi sollevi la gamba e mi prenda in quella posizione, sarà un bel finire, ma subito scopro che non sarà cosa semplice, il Franco, ultimo ad avere il piacere del mio corpo ha un cazzo extra large, per questo a aspettato da buon ultimo…lasciandomi spanare per benino.
“ Ma ma ma che roba, che ai qui” dico biascicando stupita e stordita sentendolo premere su l mio buco che fa fatica ad allargarsi, “ tranquilla” mi fa lui leccandomi il collo e baciandomi piano ,
“sarò tenero e dolce, oramai sei preparata, e vedrai che non e cosi grosso!” cosi facendo spingeva senza fermarsi, intanto il mio culo si dilatava a più non posso, complice la sborra degli altri la sua cappella riuscii ad entrare, e a me sembrava che mi avessero ficcato un paracarro infuocato dietro..
“gggggggggggggggggggggghhh “ gorgogliai sospirando profondamente e cercando di rilassare il mio culetto il più possibile, “ basta Basta fai piano , piano pianoooogggggghh haaaaaaaa””il suo cazzo oramai scivolava piano dentro il mio culo aperto, talmente aperto che non lo sentivo più quasi, sentivo solo quella massa di carne bollente entrarmi dentro e scuotermi tutta.
Centimetro dopo centimetro favorito dalla posizione scivolava dentro non mi pareva vero tutto quel coso che scendeva dentro di me cominciai a sbandare, la testa mi girava forte le tempie e il culo pulsavano senza freni, non so quanto tempo trascorse ma il cazzo oramai era tutto dentro di me e le sue palle erano sulla mia coscia..
Potevo a malapena muovermi e provai a sentire quanto fossi dilatata, tentai di toccarmi , ma Franco mi prese per il braccio e per il collo e comincio a pomparmi, il suo bastone scorreva prima piano piano poi sentento le pareti cedere sempre più veloce.
Sentendo i miei guaiti di cagna infoiata sempre più forte , lo sentivo sbattermi in fondo contro l’intestino provocandomi dei dolori misti al godimento, le sue mani mi serravano il collo facendomi mancare il respiro, mi calò tutto dentro con dei colpi possenti uno due tre fortissimi colpi uniti dalle mie grida e dalle sue, gridavo per il dolore e per il piacere, stavamo sborrando assieme, lui tutto dentro di me e io senza neanche toccarmi il cazzo.
Esausta mi abbandonai sul tappeto che fortunatamente aveva accolto le nostre evoluzioni Franco si sfilò dal mio culo, strusciando sulle mie chiappe per spanderla broda che era sul quel enorme cazzo che si ritrovava.
Frastornata ebbi un momento di assenza, e mi ripresi sentendo l’odore del cazzo di Franco vicino alla bocca, “ dagli un bacino che ce ne andiamo” una voce mi consigliò mi rigirai e vidi i miei stalloni rivestirsi e prepararsi alla partenza.
Lappai quel cazzo da cavallo che si ritrovava franco che ridendo mi chiedeva se mi era piaciuto…
Fenomenale risposi, e mi ridistesi sul tappeto
Intanto in quella posizione la sborra dei tre mi colava tra le gambe descrivendo un rivolo che mi bagnava i coglioni oramai svotati e flaccidi.
“Ciao Angela” riuscii ancora a sentire, poi i passi e in seguito il chidersi della porta.
Passarano alcuni minuti,dove immobile cercai di chiudere senza successo il mio culetto che infuocato e dolorante non ubbidiva, ad un certo punto, sentii il campanello, mi alzai a fatica e mi diressi verso la porta barcollando.
“ scusa ho dimenticato le chiavi della macchina” disse Franco entrando dentro, poi vedendo che barcollavo mi chiese se andava tutto bene …
“ ma vedi tu come mi hai conciata”.. gli presi la mano e la passai sul mio buco che stava finalmente chiudendosi..
“mmmmmmmmmmhhh favoloso “ fece lui, stropicciandomi le chiappe doloranti, e abbracciandomi teneramente, “ sei stata favolosa “ e mi baciò appassionatamente frugandomi con la lingua la bocca dappertutto ..
Ero stravolta distrutta mi aggrappai a lui, che pronto mi porto sul matrimoniale, stendendomi di schiena perche potessi dormire, nel farlo lo sentivo contro di me con il suo pacco enorme che da sotto i vestiti si strusciava .
Mi tolse le calze che erano piene di sborra e umori di culo, le sue mani correvamo sul mio corpo oramai nudo, rabbrividii, lo tirai a me in un bacio appassionato, e lo strinsi con le gambe alzate tenendolo per i fianchi, lui capi e sbottonandosi la patta impugno il cazzo che duro e pronto si rituffo nel mio culo ancora disponibile, era di nuovo infoiato, aver a disposizione una cagna in calore come me lo rendeva folle di voglia .
Mi pompava senza ritegno, sentiva il mio godimento , e sentiva la sua voglia esplodere, pompandomi senza fermarsi godeva di ogni centimetro del mio corpo, ma le mie gambe cedettero, ma lui me le sollevò sul torace ed io rimasi oscenamente trafitta da quel mostro di carne dura.
Sentii un fremito enorme un miscuglio di dolore godimento pazzia pervadermi, stavo avendo di nuovo un orgasmo anale, che mi squassava, lo supplicai “dammela in bocca la tua sborra, tuttaaaaa” cosi fece e gli schizzi oltre che in bocca mi irrorarono anche la faccia , scivolando dalle guancie sul collo …
L’odore acre e dolce della sborra mi diede il colpo finale caddi nell’oblio del godimento e dell’orgasmo, quello che senti fu …. Grazie e alla prossima……
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